Come promesso, in questo articolo vi voglio parlare brevemente di una novità positiva in ambito burocratico.
Come sa anche fin troppo bene chi gestisce filiali in Cina, la burocrazia non è mai stato il punto forte dell’attrattività del mercato Cinese.
Certo, la classe media cresce, girano più soldi, in generale i consumatori sono sempre più aperti a marchi di qualità; ma purtroppo chiunque, in misura diversa, se vuole operare in Cina deve sbattere la testa contro una serie di leggi, leggine e pratiche non scritte che farebbero desistere anche i più coraggiosi e riunibili sotto la classificazione di RED TAPE!
Ora, non aspettiamoci che la vita cambi del tutto e diventi immediatamente una passeggiata gestire operazioni commerciali in Cina.
Sarà sempre relativamente complicato e richiederà sempre l’assistenza di uno o più specialisti, non fosse altro che per la lingua, ma ammettiamolo, è una buona notizia!
Ma vediamo meglio di cosa si tratta e del motivo dietro a questa riforma voluta dal Governo e presentata ad un incontro presieduto dal Premier Li Keqiang il 20 Febbraio 2019.
Qui, per chi è interessato, il link alla press release governativa.
Il motivo è relativamente semplice: anche in Cina c’è crisi e il PIL sta scendendo, quindi secondo il Governo era necessario attuare una riforma che semplificasse le pratiche amministrative per dare più fiducia alle imprese.
E quindi cosa cambia?
Il grosso delle novità riguarda le imprese di costruzione ed i loro progetti:
Ci sarà solo un Dipartimento ad avere le fila di ogni progetto e il periodo di review sarà ridotto a 120 giorni lavorativi (dimezzato).
Inoltre, il Governo provvederà ad eliminare 25 approvazioni che prima erano richieste tra cui, abbastanza interessante, la pre-approvazione del nome delle Società!
Risultato: in un anno la Cina è passata dal 46° al 31° posto nella classifica promossa dalla World Bank!
Insomma, come sempre la Cina cambia, a piccoli ma inesorabili passi!
That’s all folks!